IL GRADO DI CIVILTÀ DELLA CITTÀ SI DEDUCE DAL RISPETTO CHE ESSA HA PER I PROPRI ANIMALI
Gandhi ha detto che “il grado di civiltà di una nazione si deduce dal rispetto che essa ha per i propri animali”. Negli anni la quotidianità convulsa ha creato situazioni di solitudine in particolare tra gli anziani e la pandemia ne ha ridotto le occasioni d’incontro. Solitudine e disagio vengono colmate con la compagnia di un animale sul quale riversare quell’amore che non può essere donato agli altri o alla propria famiglia. Rientra nell’ambito delle competenze comunali previste dalla legislazione vigente, favorire la corretta convivenza degli animali con l’uomo nel rispetto delle rispettive esigenze; pertanto, è necessario offrire ai cittadini che hanno animali d’affezione, servizi adeguati al benessere dei propri animali e di conseguenza alla loro serenità nel rispetto della normativa comunitaria, nazionale e regionale. È necessario, quindi potenziare, e/o creare, là ove mancano, spazi recintati riservati espressamente alla sgambatura dei cani all’interno dei parchi e altre aree verdi ad uso pubblico, dove i cani possano correre e giocare liberamente senza guinzaglio e museruola, sotto il controllo degli accompagnatori, che hanno comunque l’obbligo di evitare che i cani costituiscano pericolo per le persone o per gli altri animali e che arrechino danni alle cose.
Bisogna individuare, anche e soprattutto per esigenza di salute e igiene pubblica, un’area dedicata alla sepoltura anche dei cani e degli animali più cari a noi che tanto riceviamo in termini di compagnia, gioia e amore. Perdere il proprio cane o il proprio gatto o entrambi è quindi, per noi padroni, un dolore da sopportare più facilmente sapendo che c’è un luogo dove seppellirlo e, volendo, andare a trovarlo. Bisogna trovare una soluzione adeguata al problema affettivo dei padroni che diventa per l’Amministrazione anche un problema igienico sanitario. È, infatti, un atto di dovuta civiltà e di salvaguardia della salute pubblica individuare, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, un luogo adatto, gradevole, ordinato e fiorito, un’oasi di verde fuori dal centro città dove noi padroni possiamo andare in visita ai piccoli amici se lo desideriamo. La realizzazione della “struttura” e della sua gestione nel lungo periodo potrebbe essere oggetto di un progetto di finanza partecipata.
Infine, va affrontata e risolta la questione del randagismo con soluzioni intelligenti partendo dalla riorganizzazione del canile comunale, ormai al collasso, prevedendo strutture analoghe per i gatti randagi. Per arginare infine il problema dell’abbandono degli animali, potrebbero essere sostenute iniziative quali le cosiddette colonie per animali, deputate ad accogliere gli animali per brevi periodi, quando i padroni non possono portarli con sé allontanandosi da casa.
Patrizia Fanti e Raimondo Tiero candidati al Consiglio comunale con la lista Fratelli d’Italia a sostegno di Vincenzo Zaccheo sindaco, si impegnano perché Latina possa essere una Città anche a dimensione di animali, certi che le soluzioni ipotizzate sono proprie di una comunità che cresce culturalmente anche nel rapporto con gli animali.
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