EMERGENZA CALDO: CONSIGLI UTILI
È arrivata l’estate e quindi il caldo: anche a Latina le temperature raggiungeranno i 40 gradi, e l’Amministrazione comunale in un’opera di costante raccordo con la Prefettura e l’USL è in stato di allerta e costantemente attivi. L’Assessore Fanti fa proprie le indicazioni date, ovvero: “è opportuno per evitare malori, non passeggiare nei parchi né utilizzare i ventilatori nelle ore più calde. Fare quello che è indispensabile prima delle 11 e dopo le 18. Vestire con abiti leggeri e freschi, non aderenti, meglio se fibre naturali che permettono una maggiore traspirazione. Bere molta acqua fresca, ridurre la quantità di cibo durante i pasti, mangiare più volte al giorno, soprattutto frutta e verdura fresca. Climatizzare gli ambienti in cui si vive con aria condizionata tra 25 e 28 gradi, ed evitare di puntarsi addosso il ventilatore, che fa solo aumentare la sudorazione. In caso di emergenza chiamare il numero 1500. Inoltre: in caso di necessità consultare il medico di famiglia, perché è la persona che meglio conosce le condizioni personali e familiari del proprio assistito, le sue condizioni di salute, le malattie preesistenti, la posologia ed il tipo di farmaci assunti. In caso di assenza del medico di famiglia consultare il sostituto da lui nominato, reperibile nei giorni non festivi, dal lunedì al venerdì. E’ raccomandabile scrivere e tenere sempre in evidenza il numero telefonico del medico curante o del suo sostituto. Se il soggetto in emergenza è un anziano è opportuno chiamare il medico del Servizio di guardia medica al numero 0773 662175. In caso di malore improvviso o in presenza di qualsiasi altra situazione che può far temere un serio pericolo per la sua vita, occorre attivare immediatamente il servizio di emergenza sanitaria, chiamando il 118 da qualsiasi telefono, anche cellulare, senza fare il prefisso. “In ogni caso – conclude l’Assessore Fanti – confido nella solidarietà che tutti mostriamo nei momenti di bisogno, specialmente verso le persone deboli, quali ad esempio gli anziani, che vivono soli.”