Arriva la casa per padri separati
L’innovativo progetto pensato per gli uomini soli, alle prese con le difficoltà economiche e psicologiche di una separazione
Patrizia Fanti: “Dai divorzi emerge un vissuto di disagio e di povertà che ostacola il rapporto tra padri e figli. I papà verranno scelti attraverso l’accesso al segretariato sociale”
Padri soli, alle prese con le difficoltà economiche e psicologiche di una separazione, spesso senza lavoro o con una occupazione precaria, con alimenti e avvocati da pagare e senza una abitazione dove coltivare il rapporto con i figli e ritrovare la dimensione di una corretta genitorialità al di fuori del rapporto coniugale. E’ a questa tipologia di uomini che si rivolge il progetto dell’assessorato ai servizi sociali del Comune di Latina ‘A casa con papà’, in dirittura di arrivo dopo due anni di gestazione serviti ad intercettare i fondi regionali.
LE NUOVE POVERTA’. Il progetto prevede che il Comune metta a disposizione degli alloggi temporanei per papà separati che si trovano in condizioni di disagio economico, una fascia della cittadinanza in continuo aumento se si pensa che per l’Istat il Lazio è la seconda regione italiana con il maggior numero di divorzi e che il 25% dei frequentatori delle mense della Caritas sono separati o divorziati. “Sono sempre di più le domande di aiuto che riceviamo dai papà separati presso gli uffici dei servizi sociali del Comune – dice l’assessore Patrizia Fanti – dalle separazioni emerge un vissuto di disagio e di povertà e sulla scorta di queste richieste nel 2011 presentammo all’assessorato ai servizi sociali della Regione Lazio una domanda di finanziamento di 200 mila euro. Soldi che serviranno per arredare i tre alloggi in via Scipione L’Africano a Latina e per supportare il servizio che fornisce assistenza legale e psicologica“.
SI PARTE CON TRE ALLOGGI. Latina è una delle poche città italiane, dopo Milano e Roma, a sposare questo progetto fortemente voluto dall’assessore impegnata in prima linea nel coadiuvare le politiche della famiglia. Le abitazioni, ottenute grazie a una permuta con un privato e destinate con delibera di consiglio comunale ai servizi sociali, sono pronte ed in questi giorni l’ente sta provvedendo ad arredarli per destinarli per periodi di tempo concordati ai papà designati tramite gli accessi al segretariato sociale. A coadiuvare l’iniziativa e a fornire un sussidio importante sarà il Centro famiglia del Comune, altro servizio innovativo a sostegno della genitorialità e dei minori. “Per gli uomini nelle condizioni sociali odierne è sempre più difficile coltivare il loro ruolo di padri laddove la separazione e l’affido condiviso portano ad un cambiamento radicale nelle abitudini con i figli, e l’assenza di una abitazione, di uno spazio accogliente, complica ulteriormente le cose. Attraverso il segretariato sociale intercetteremo le figure bisognose sotto il profilo economico e comportamentale“. Il progetto partirà per ora in via sperimentale nell’attesa di diventare una realtà avviata nel territorio.