Il dragone delle Donne a Sabaudia
Una “Dragon Boat” per sconfiggere il tumore al seno a colpi di remi. Quasi come nelle antiche leggende cinesi dove il potente Drago sconfiggeva il cattivo o i cattivi di turno. Una manifestazione molto più che simbolica si è svolta sabato 22 giugno sul Lago di Sabaudia, fortemente voluta dalla LILT Sezione Provinciale di Latina e dal Gruppo Donna Più di Latina, che quest’anno ha inaugurato la nuova dragonboat. La Regione Lazio, Assessorato alle Politiche Sociali e Famiglia Aldo Forte, attraverso l’Assessore ai Servizi Sociali Patrizia Fanti, ha finanziato l’acquisto della barca per 10,000 euro. La Provincia di Latina, Pari Opportunità, ha finanziato 8,000 euro per comprare il carrello, mentre l’Avis di Latina ha contribuito con l’acquisto dei giubbini di salvataggio. L’evento ha avuto come palcoscenico lo splendido specchio d’acqua di terra pontina che in molti ci invidiano e, naturalmente, l’area del Circolo Canottieri. La LILT di Latina ha fatto partire il progetto “Dragon Boat” dal 2010, con lo scopo di prevenire il linfo-edema, un doloroso e inabilitante rigonfiamento delle braccia e del torace che può svilupparsi dopo un intervento di chirurgia al seno. Da sempre la LILT promuove e collabora con le associazioni dei cittadini per la tutela della salute, sostenendo e valorizzando le iniziative di enti, associazioni che favoriscono il recupero della qualità di vita e l’inserimento sociale, lavorativo, sportivo, ludico, promuovendo eventi che hanno l’obiettivo di far conoscere le iniziative che si sono distinte in tale ambito. Il progetto si pone l’obiettivo di far svolgere l’attività fisica di canoa/dragone per facilitare il drenaggio linfatico per le donne operate di tumore al seno. L’attività rappresenta un efficace fattore di reintegrazione sociale che riunisce attraverso un’attività ludica svolta in un ambiente naturale la condivisione dell’uscita dalla malattia attraverso una disciplina che appartiene ad uno sport praticato da oltre 115 anni in tutto il mondo e riconosciuto dalla Federazione Dragon Boat. Con il termine dragon boat o dragonboat (letteralmente: barca drago) di solito si indica una canoa a 20 posti, il nome deriva dalla sua caratteristica testa di drago posta sulla punta dell’imbarcazione. Su di essa le donne in rosa hanno pagaiato comodamente sedute su assi di legno con una pagaia monopala. Le rematrici, insieme ad un timoniere a poppa e un tamburino a prua per dare il ritmo di remata, hanno portato a termine all’unisono una gara perfetta. Tutto questo ha fatto diventare una giornata particolare quella passata sul Lago di Paola. Una giornata che ha voluto divulgare un messaggio di speranza per tutte le donne che hanno affrontato momenti difficili, ma che nell’attività sportiva hanno trovato forza per reagire. Studi medici hanno infatti dimostrato che fare esercizio fisico è una delle più efficaci armi di prevenzione e cura per malattie molte volte ancora letali. “La vera battaglia – ha spiegato la dott.ssa Annamaria De Cave, terapista della riabilitazione del Gruppo Donna Più LILT Latina e referente del progetto Dragon Boat – queste donne la combattono giorno dopo giorno, fin da quando si sono trovate a dover lottare contro il tumore. Per le donne colpite da questo male è importante stare insieme, è una spinta in più per andare avanti, per guardare al futuro con meno timore. Un domani che da tutto nero, torna ad essere colorato di rosa. Stando insieme si trova la serenità, ci si sente accolte e in grado di condividere emozioni e riflessioni tra donne con lo stesso vissuto. Mi preme sottolineare che noi Donne in Rosa siamo in grado di condurre una vita piena ed attiva, nonostante la malattia avuta. Vorrei allora lanciare un appello dalle pagine di questa rivista: sviluppiamo l’informazione per fare prevenzione. La prevenzione è fondamentale, se non l’avessi fatta non starei qui ora a raccontarvelo. Dobbiamo far avvicinare le donne e dire loro di non nascondersi se si sta attraversando questa malattia. Non nascondetevi, noi siamo qui pronte ad accogliervi. Voghiamo insieme per sconfiggere il tumore. Un ringraziamento speciale è rivolto a tutte le associazioni che ci sostengono, alla Regione Lazio, la Provincia di Latina, l’Assessorato ai Servizi Sociali che hanno contribuito a realizzare il nostro sogno, e le forze dell’ordine che ci appoggiano sempre”. di Grazia Izzo